DON CAMILLO E L’ONOREVOLE PEPPONE
1948. Nel paese prosegue la rivalità tra don Camillo e Peppone, che continuano a farsi i soliti dispetti. Peppone, inoltre, si candida come deputato, cosa che fa uscire dai gangheri don Camillo, che si ritrova sempre più spesso davanti all’altar maggiore per protestare con il Cristo. Alla fine, Peppone sarà costretto a scegliere se iniziare una carriera da deputato a Roma o restare nel suo paesino in veste di sindaco, e solo all’ultimo saprà prendere la sua decisione dopo le struggenti parole del suo amico Don Camillo.